Carissimi Amici e Benefattori.
Il NATALE che ormai si avvicina lo celebreremo qui in Congo con l’abituale fede e gioia di questa povera gente capace di rivolgere il cuore a Dio sorgente continua di forza e di speranza.
Un Natale che avverrà tuttavia in un contesto politico e socio-economico molto problematico e difficoltoso, non solo per le conseguenze disastrose provocate a livello economico dalla guerra che in Ukraina continua purtroppo ad inasprirsi acuendo una crisi sempre più acuta e generalizzata, ma qui da noi in Congo accentuata anche dalle drammatiche sofferenze provocate dai conflitti armati tuttora attivi nelle nostre martoriate Provincie all’Est di questo immenso Paese.
Le conseguenze di tutti questi continui scenari di violenze sono per tanta nostra gente, già afflitta da una povertà ai limiti della sopravvivenza, molto devastanti e continuano a provocare un numero impressionante di sfollati stimati attualmente a più di 5 milioni e mezzo. Si tratta di una vera emergenza umanitaria purtroppo del tutto ignorata.
Al momento, oltre al gruppo ribelle di matrice islamista che opera soprattutto all’estremo nord, il Movimento ribelle più attivo e pericoloso è quello denominato M23, sostenuto in armamenti e militari dal vicino Ruanda. Da diversi mesi occupa un ampio territorio a nord di Goma, capoluogo della Provincia del Nord-Kivu (contigua alla nostra) dove sta mettendo a dura prova le forze armate congolesi e il contingente dell’ONU, affliggendo alla popolazione civile sofferenze enormi che hanno raggiunto il loro parossismo la settimana scorsa con uno spietato massacro di circa 300 civili.
Nonostante le diverse ingiunzioni formulate da diversi Paesi africani riuniti in un vertice speciale a Nairobi e da parte di alcune altre Potenze, non sembra intenzionato a demordere.
Questo pericolo che minaccia l’integrità territoriale del Congo è stato denunciato con energia anche dalla Conferenza episcopale congolese che ha indetto, nella giornata di domenica 4 dicembre, una grande manifestazione pacifica e patriotica di protesta accusando apertamente la diretta implicazione soprattutto del Ruanda e l’ipocrita connivenza di certe grandi Potenze preoccupate solo di appropriarsi delle favolose ricchezze minerarie di queste ricche Provincie.
In una situazione così complessa e difficile è impossibile non sperimentare un sentimento intenso di impotenza e anche una inquietudine per l’avvenire.
Alcuni segni incoraggianti che stimolano il nostro impegno tuttavia non mancano.
La nostra scuola dedicata al santo Padre Pio, dopo il successo ottenuto ultimamente agli esami statali, ha registrato uno spettacolare incremento del numero delle iscrizioni fino ad arrivare a un effettivo di 710 alunni di cui la maggioranza, con nostra viva soddisfazione è costituita da 400 “bambine”!
Successo agli esami statali Numero aumentato di alunni
Ci sono poi le due importanti opere sociali che riguardano l’assistenza ai bambini colpiti dalla malnutrizione e da situazioni familiari che li rendono particolarmente vulnerabili.
Sono il Centro Nutrizionale per i bambini malnutriti che accoglie centinaia e centinaia di bambini malnutriti offrendo un pasto e un minimo di assistenza sanitaria e il Centro di Assistenza (Casa-Famiglia Tupendane) dove in media una trentina di bambini vulnerabili ricevono una assistenza assidua e amorosa da parte di mamme congolesi davvero ammirabili.
Queste due opere benefiche così ben viste e apprezzate dalla gente vorremmo poterle continuare per non deludere i bisogni e le aspettative di tanta povera gente priva di ogni sostegno.
Le sofferenze di tanti bambini innocenti non possono lasciarci indifferenti e soprattutto non possono lasciare indiffrerente la divina Provvidenza.
Bimbi denutriti Assistenza sanitaria gratuita
Refettorio dei bambini denutriti
Questo ci spinge a raddoppiare la nostra fiducia nella Provvidenza di Dio che ha a cuore tutti questi bambini innocenti. Il suo amore non può abbandonarli nella loro condizione di sofferenza e non ci farà mancare l’aiuto indispensabile attraverso l’impegno generoso di coloro che, nonostante le grandi difficoltà attuali, avranno la possibilità di offrici di gran cuore il loro sia pur modesto sostegno.
Ma vogliamo ricordare con rinnovata gratitudine nella nostra preghiera anche tutti coloro che fino ad oggi ci hanno offerto la loro preziosa solidarietà e auguriamo a tutti un santo Natale e un Nuovo Anno benedetto dal Signore.
Bambini e Amici della Casa-Famiglia Tupendane
P. Giovanni Querzani
con mamma Merida e tutti i nostri bambini
- Bukavu – R.D.Congo – 10/12/2022