1 AGOSTO 2019
Il mio primo importante appuntamento al mio rientro in Congo era proprio questo: presiedere la festa per le mamme che avevano terminato con successo il biennio di formazione in taglio-cucito e ricamo nel nostro Centro Sociale per la promozione della donna a Cimpunda. Un avvenimento eccezionale per queste mamme ricevere un diploma che attesta che hanno imparato il dignitoso lavoro di sarta. Quest'anno le mamme che aspettavano di ricevere il loro diploma erano 54. Un record.
Vi domanderete: "Chi sono queste mamme così eleganti che indossano l'abito sgargiante da loro stesse confezionato e che posano con evidente e legittima fierezza?" Non sono per nulla donne di famiglie benestanti.
Al di là dell'apparenza di questo giorno eccezionale, sono tutte povere donne con un vissuto quotidiano molto duro e difficile, tutte provenienti dai quartieri più poveri e più popolosi di Bukavu dove abitano con la loro famiglia in baracche più o meno squallide. Tutte con tanti figli e non poche sono vedove o abbandonate dai mariti.
Come sono venute in contatto con noi fino ad arrivare a questo ambito traguardo?
Portavano uno o due dei loro bambini affetti da malnutrizione nel nostro Centro Nutrizionale di Kadutu.
Sono venute a conoscenza che nel quartiere popolare di Cimpunda esiste questo nostro Centro Sociale ed è nato in loro il desiderio di iscriversi al corso di sartoria e ricamo che organizziamo per le mamme povere.
Il programma di questo corso è semplice e soprattutto concreto. Per due anni, frequentano a turni alterni durante la mattinata le lezioni pratiche due giorni per settimana e questo permette loro di non venire meno al loro compito quotidiano di fare altre piccole attività informali per procurare qualcosa da mangiare per i propri figli.
Pian pianino attraverso il loro impegno perseverante imparano a confezionare vestiti e ricamare tovaglie decorate da graziosi disegni africani.
Oggi è dunque per loro un giorno tutto speciale.
I problemi e le assillanti difficoltà della vita quotidiana cedono il posto a quella gioia spontanea tipicamente africana che scaturisce unicamente dal cuore dei poveri che sanno riconoscere ed apprezzare i doni di Dio.
Oggi, ricevendo il loro diploma di sarte e una macchina da cucire in dono, coronano quella intima aspirazione a sentirsi anche loro "importanti " grazie alla dignità che questo nuovo lavoro conferisce loro in seno alla famiglia e alla società.
Davanti alla gioia e alla sincera riconoscenza di tutte queste mamme è impossibile non provare un sentimento di tenerezza e di commozione. Questa loro esultanza è la nostra più bella ricompensa.
Questo sentimento così semplice e autentico desidero comunicarlo con viva riconoscenza anche a tutti voi.
E' infatti grazie alla vostra sensibilità e al vostro generoso contributo che già da nove anni siamo in grado di portare avanti questa opera così benefica che ha il pregio di infondere dignità e speranza in tutte queste mamme congolesi.
P. Querzani Giovanni
Missionario a Bukavu (R.D.Congo)